Il valore unico di ciascun capo Cesare Attolini sta in una serie di dettagli pregnanti.
Ciascun capo è completamente realizzato a mano nella sartoria di Casalnuovo, alle porte di Napoli.
Sono necessarie dalle 30 alle 33 ore per realizzare un abito.
130 i sarti all’opera ogni giorno, ciascuno dedicato all’esecuzione di un unico passaggio. Perfezionismo assoluto.
Le tecniche di taglio sono un unicum. Un patrimonio di saper fare esclusivo sedimentato negli anni dall’esperienza di Vincenzo e Cesare Attolini.
A ogni passaggio di cucitura segue un passaggio di stiratura, seguito a sua volta da precise fasi di riposo che variano in base alle peculiarità
del tessuto. Severissime tutte le fasi di controllo, a cominciare dalla verifica alla ricezione dei tessuti.
Quello che segue è semplicemente il racconto di alcune delle principali fasi di lavorazione di un’autentica giacca sartoriale di scuola partenopea.
A rendere unica ciascuna giacca Cesare Attolini sono proprio quei piccoli dettagli di lavorazione manuale messi a punto nei decenni
da Vincenzo Attolini, neanche a dirlo ideatore e creatore della prima giacca destrutturata alla napoletana, e perfezionati da suo figlio Cesare.
Segreti. Veri, piccoli, preziosi segreti. Dettagli. Minuziosi dettagli.
Perché la differenza sta proprio in una serie di gestualità manuali, di vere e proprie sapienti manipolazioni dei tessuti, dalla fase di taglio a quelle di stiraggio.
La fase di imbastitura del taschino rappresenta un passaggio molto significativo. Come dai dettami di Vincenzo, perfezionati nei decenni da Cesare, è fondamentale riuscire a dargli la distintiva forma “a Barchetta”, creata proprio nel 1930 insieme alle altre caratteristiche rivoluzionarie della prima giacca destrutturata alla napoletana.
La fase di imbastitura è seguita da quella di fermatura del taschino che, a questo punto, manifesta tutta la sua distintiva e armoniosa forma “a Barchetta”.
Per realizzare la fase di imbastitura del sottocollo è necessario ricorrere a tutta l’abilità manuale degli esperti sarti Cesare Attolini, formati proprio dal Maestro Cesare seguendo i dettami appresi dal papà Vincenzo e perfezionati lungo i decenni dal paziente lavoro quotidiano.
L’imbastitura della coperta del collo è tra le fasi più importanti e delicate, nonché tra le più lunghe. Anche in questa fase, l’extratessuto rimane nelle pieghe e viene manipolato sapientemente creando le cosiddette “lentezze”. Tecnica che ricorre in Cesare Attolini in tutti i passaggi di lavorazione, per riuscire a donare a ciascun capo un’ottima vestibilità e un’eccellente linea.
Siamo dunque alla fase di “appiombo” della manica. Un passaggio di controllo, finalizzato a verificare che sia stato conferito il giusto equilibrio alla manica. Solo quando il bilanciamento risulterà corretto secondo i canoni sedimentati in casa Cesare Attolini, si potrà procedere alla fase di cucitura.
Questa è una delle fasi più difficili e importanti: l’imbastitura del giromanica.
Chi conosce l’unicità di una giacca Cesare Attolini sa riconoscere la preziosità di questa finitura. Ancora una volta nata dalla creatività di Vincenzo Attolini e perfezionata dal saper fare straordinario di Cesare. Proprio in questa fase risiedono molti dei segreti che fanno la differenza.
La fase di ricamo dell’asola rappresenta un passaggio molto delicato in cui la perfezione del gesto manuale non può contemplare errori.
Siamo alle rifiniture. Passaggi lenti e minuziosi, Qui si eseguono, tra cui la ribattitura del collo e delle fodere, che contribuiscono a conferire ciascun capo un’accezione di unicità.
Anche il passaggio in apparenza più semplice, è trattato con enorme dovizia dei dettagli.
L’attaccatura dei bottoni è un lavoro paziente ma che deve esser eseguito alla perfezione.
I passaggi di stiro finale, eseguiti da un vero e proprio sarto, sono una fase fondamentale. Con essi si dà forma alla giacca, la si modella manipolandola, sapientemente.
In casa Cesare Attolini, ancora una volta, questi passaggi sono eseguiti seguendo fedelmente i dettami di Vincenzo e Cesare Attolini.
La testimonianza che ciascun passaggio di lavorazione sia rigorosamente eseguito manualmente è data dalla cucitura dell’etichetta.